Altamura è la città dove sono nato … Altamura per me era la “centrale del latte” di Via Santeramo e la Chiesa Sant’Agostino di Don Vincenzo Dileo…U’ russ lo chiamavano …”Nu’ russ” capace di trasformare i pomeriggi di una sacrestia in luoghi di gioco e aggregazione , senza mai farsi negare in caramelle o regali vari , pretendendo però la partecipazione alle messe e magari vestiti da chierichetti…Tornei di ping pong e giochi di società senza mai lamentarsi quando spariva qualcosa…Era una festa

Altamura era il giocare al pallone per strada senza pericolo di essere travolti e le porte dove segnare un gol erano le saracinesche di “Mest Filipp (meccanico) o la saracinesca del deposito di ” D’vitr” (commerciante). Altamura era i falò al centro strada con le famiglie che si trattenevano distribuendo patate e noi che giocavamo spensierati…Era una festa

Altamura era una festa rubare i cuscinetti a ” mest cicc’ u surd” (Fabbro) per fare ” u carricidd” e puntualmente sgridati o inseguiti…Solo poi , più grandi, abbiamo capito che era un “grande uomo ” e che lo faceva apposta , anche per divertirsi, perché quei cuscinetti comunque li avrebbe buttati…

Altamura dove sono nato , per me era la grande festa al Cagnazzi per una squadra di calcio che è rimasta impressa nella mente, come i suoi protagonisti , pur non ricordando tutti i nomi dei giocatori …In mente Michele Maggi, Del Re, portiere Fabiani , ecc. ecc. Ripeto , sui nomi non ricordo, ma è rimasto in mente, oltre la bravura,  il “fascino” che avevano queste persone su di noi adolescenti …In mente “la festa domenicale” che oggi non esiste più …

Altamura dove sono nato aveva tre giorni di festa patronale, 14, 15 e 16 agosto , dove aspettavamo il tanto amato luna park che cominciava da Via Dei Mille e finiva su Viale Martiri …Non succedeva mai nulla ed era festa , partecipazione , divertimento…Come all’arrivo del Circo che si posizionava su Via Sant’Agostino , traversa Via Po o su Via Selva all’incrocio (triangolo) attuale per andare su Via Pompei.

Altamura dove sono nato era per me la Scuola Padre Pio su Via IV Novembre su un palazzo ora abbandonato e dislocata anche difronte …Era la Scuola dove educazione fisica veniva svolta in un garage ed era una festa andare all’attuale Stadio D’Angelo, allora in costruzione e senza tribuna …

Altamura dove sono nato era quelle mattine dove partivano tanti furgoni di operai per ogni dove ed era una festa quando fuori , ovunque , si conosceva e si parlava “di altamurani presenti ovunque” …

Altamura dove sono nato è stata anche quella “del guadagnare 10 e spenderne 20 ” che ha consentito lo sviluppo in pochi anni suscitando la non poca invidia dei limitrofi, che hanno sempre adottato la politica del “guadagnare 10 e spenderne 1 ” …Altamura dove sono nato è la festa dell’iniziativa e dello spirito imprenditoriale…

Altamura dove sono nato è stata anche capace di inventarsi una economia e un benessere virtuali negli anni ’80 attraverso costruzioni edili ovunque e in maniera selvaggia , per il tramite di una politica “senza regole” e sopratutto clientelare…Anche quella era una festa , come creatività politica ma fino ad un certo punto…Diciamo che cominciava un’altra festa : quella delle mazzette e primi semi di cancro politico… 

Altamura dove sono nato , già dalla fine degli anni ’80, non poteva più regalarmi il piacere di giocare per strada, non poteva più darmi quella 3 giorni di festa Patronale, non poteva più regalarmi quel luna park in centro, non poteva più regalarmi i falò al centro strada , non poteva più regalarmi la gioia di rubare i cuscinetti a Mest Cicc’ perché, anche se ce li avesse regalati senza storie, era impossibile lasciarsi andare per le strade con ” u carricid” senza pericolo di incidente …

Altamura dove sono nato , non poteva più regalarmi “una festa” , una prospettiva , uno spazio, un sogno …

Altamura dove sono nato è oggi il ricordo di quell’atmosfera di un tempo , quando crescevo assieme a lei …Senza cancro politico 

Altamura dove sono nato non c’è più, dandosi a mafiosi e delinquenti sotto gli occhi impassibili di chi, come me , è cresciuto con Lei  e di fatto svendendola  …Altamura non è più una festa

Altamura dopo il sogno e la speranza è stata e rimane “l’ingordigia” di pochi.

E nel 2018 si prospetta un ulteriore degrado di dove sono nato e cresciuto, attraverso la politica e le “pacchiane iniziative” spacciate per “iniziative culturali” , dove di culturale c’è solo la “pratica mafiosa” o organizzate da chi non è nemmeno capace di pulire il lavandino di casa propria…

Altamura dove sono nato è “la festa del pane” , conosciuto ovunque , assieme ai suoi panificatori ma anche qui prevale “una festa” ed è quella dell’incompetenza …Non per come si produce lo stesso pane ma per come viene imposto “il solo pane”, nonostante Altamura abbia la possibilità di offrire tanto altro e in parallelo alla stessa promozione del pane…Inutile ricordare i pacchiani insignificanti tentativi (ancora in essere) di accostamenti e il parallelo in questione …Non a caso la conferma di quello che scrivo risiede nel fatto che Altamura rischia anche di perdere “Ciccillo – L’uomo di Altamura”

E’ la festa perenne dell’imbecillità di qualcuno che continua a credere che con dei titoli o con un buon portafoglio pieno di soldi si possa fare promozione e cultura in maniera strumentale, mischiandola alla politica. Di per se, in maniera naturale,  Cultura e Politica non vanno d’accordo , figuriamoci se la seconda è corrotta e clientelare.

Altamura dove sono nato ha tutti i requisiti e tutti gli strumenti per ritornare ad essere quella che era e quella della “mia grande festa” , ma gli altamurani a distanza di anni sembrano essere in una “fase di rassegnazione deleteria totale ” , pur essendo (uno per uno ) una risorsa …

Altamura dove sono nato e cresciuto , conosce bene i miei limiti e miei difetti ma nello stesso tempo sa per certo che, nonostante tutto, la difenderò sempre e comunque , come difenderò sempre i miei concittadini, anche potenziali detrattori e/o nemici , oltre qualsiasi posizione politica , sociale, economica e quant’altro, perché rimango fermamente convinto che siamo sempre e comunque seduti su una miniera d’oro e dove tutti possono stare bene… E fatemi sognare…Una grande Festa…

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