Green pass valido un anno (e non più nove mesi). Via libera ai test salivari per ottenere il certificato verde. Prezzo calmierato per i tamponi antigenico e molecolare esteso a fine novembre. Ma anche tampone obbligatorio per accedere al pronto soccorso. Sono alcune delle principali modifiche contenute nel testo del decreto convertito in legge in via definitiva dal Senato, che estende l’obbligo della certificazione verde a partire dal 6 agosto dai ristoranti al chiuso, a teatri, cinema, musei e spettacoli dal vivo; proroga a fine anno lo stato di emergenza nazionale e rivede i parametri sanitari per il passaggio di colore nelle regioni del Paese.
Ecco le principali novità introdotte dal Parlamento rispetto al testo originario.
La novità più importante è l’estensione della durata del green pass. La misura prevede che i nuovi e vecchi certificati verdi durino 12 mesi invece di nove, non solo quelli ottenuti attraverso la vaccinazione ma anche quelli in tasca ai guariti di Covid che hanno fatto, come previsto, una sola dose del vaccino. Resta per ora di sei mesi la durata del green pass per i guariti dal Covid che non si sono immunizzati.
E’ possibile ottenere il green pass non solo attraverso tamponi molecolari e test antigenici naso-faringei, ma anche con i tamponi salivari (come per gli altri test il green pass in questo caso è valido 48 ore). Una novità importante perché dà uno strumento in più, utile soprattutto per i bambini.
Slitta di due mesi, dal 30 settembre al 30 novembre, il termine entro i cui i tamponi rapidi nelle farmacie convenzionate avranno un prezzo calmierato: 15 euro, anziché 22, per gli adulti e 8 euro dai 12 ai 18 anni.
E’ previsto l’obbligo di tampone negativo (anche se muniti di green pass) per entrare nei pronto soccorso. «Salvi i casi di oggettiva impossibilità dovuta all’urgenza, valutati dal personale sanitario – si legge – per l’accesso alle prestazioni di pronto soccorso è sempre necessario sottoporsi al test antigenico rapido o molecolare».
Stabilito il diritto alle visite giornaliere agli ospiti delle strutture residenziali quali RSA, RSD, hospice, da parte dei familiari muniti di green pass, specificando che deve essere loro consentito anche di prestare assistenza quotidiana nel caso in cui la persona ospitata sia non autosufficiente.
Si chiarisce che i minori di 12 anni sono esentati da obbligo di green pass per partecipare a matrimoni e comunioni. Così come per tutte le altre attività per le quali erano già esplicitamente esentati a norma di legge, come i ristoranti e le piscine al chiuso, le palestre, i musei, i teatri, i cinema ecc. In quanto si tratta di persone «escluse per età dalla campagna vaccinale». (Ilsole24ore.it)