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John Lennon, il compleanno di una star immortale (VIDEO)

Come potevo dimenticarmi del compleanno (come scrivo nel titolo) di un immortale dell’arte , della musica e della cultura ? Tante “perle e preziosità” regalate all’umanità attraverso la musica di tutti i tempi , come solista e con i Beatles . Se ci fate caso, nella Sua vita è presente un numero di frequente “il 9” . Giorno di nascita e giorno di morte e a maggior ragione , per quanto mi riguarda “personalmente” , ricordo questo aspetto

L’Ansa racconta della parabola di John Lennon che si interrompe bruscamente il 9 dicembre del 1980,  quando quattro colpi di pistola sparati da uno squilibrato, Mark Chapman, mettendo fine alla sua esistenza. Lennon viene sorpreso dall’ omicida davanti al portone del lussuoso residence Dakota di New York, dove si era trasferito con la moglie Yoko Ono e il loro figlio Sean. Da cinque anni John, che era nato l’ otto ottobre del 1940 a Liverpool, non incideva: proprio nei giorni immediatamente prima della morte aveva deciso di tornare ina ttivita’: non a caso l’ album che fu pubblicato postumo, lo riporto’ in testa alle classifiche.

Basterebbe il gran numero di iniziative allestite per ricordarlo che da anni si susseguono a testimoniare l’ importanza avuta da Lennon nella musica e nell’ evoluzione della cultura giovanile. Perfino in Unione Sovietica si e’ svolto un festival, al quale hanno partecipato tutti i piu’ importanti gruppi sovietici, per celebrare l’ autore di ”Immagine”.

La morte e’ ormai da tempo un viatico essenziale per accedere alla mitologia del rock, e lo dimostrano i casi di Hendrix, Jim Morrison e Janis Joplin, ma John ha avuto un ruolo decisivo per l’ evoluzione dell’ immaginario della cultura giovanile nel piu’ ampio senso. (John Lennon ha rappresentato l’ anima piu’ imprevedibile dei Beatles, e’ stato lui a portare il quartetto di Liverpool sulla strada di quella trasgressione che rappresenta uno degli elementi chiave per la definizione dei connotati della musica rock. Nei primi anni ’60, i ”beatles” rappresentavano la faccia pulita del rock: a rappresentare il lato scuro del beat inglese erano i Rolling Stones. Lennon e’ stato il primo a portare in pubblico quegli elementi di sregolatezza che i quattro di Liverpool tenevano serbati per la loro vita privata. Il mito dei Beatles ha pesato coem un macigno sulla vita di John: una volta sciolto il quartetto, ha lottato a lungo per potersi liberare dall’ immagine dell’ ”ex Beatles”. Eppure, in un certo senso, per molto tempo Lennon e’ stato l’ unico dei Beatles ad essere riuscito a costruirsi una carriera degna di essere raccontata al di fuori della storia dei ”fab four”. E non solo per motivi musicali. Grazie a una sensibilita’ non comune, John seppe intuire lo spirito dei tempi e si mise in prima fila nella pacifica battaglia dei movimenti non violenti. Una scelta di campo pagata a duro prezzo, che gli costo’ ad esempio l’ ostilita’ del governo degli Stati Uniti che attese molto tempo prima di concedergli il visto.

Lennon divento’ addirittura una bandiera del pacifismo, con canzoni come ”Give Peace A Chance”, ”Immagine” che gia’ da sole basterebbero a giustificare il titolo di ”grande”, e con iniziative provocatorie come i ”Bed In” di Amsterdam e Toronto, quando lui e Yoko Ono ricevettero i giornalisti nudi nel letto. Gia’ prima aveva precorso i tempi dando spazio nelle sue canzoni agli elementi della cultura lisergica, alla passione per l’ India e per l’immaginario dell’ Lsd.

L’ importanza acquisita dalla sua figura anche in campo extra musicale rischia pero’ di far passare in secondo piano le sue straordinarie doti di compositore. Insieme a Paul McCartney e al produttore dei Beatles George Martin, John Lennon e’ stato protagonista di un’ autentica rivoluzione musicale che ha cambiato radicalmente il modo di concepire e realizzare i dischi. Una rivoluzione condotta talvolta sulla spinta della visionareita’ che ha precorso i tempi e che e’ la sola strada per comprendere perche’ ancora oggi le canzoni dei Beatles continuano ad esercitare un’ influenza cosi’ profonda nella musica contemporanea. E perche’ e’ ancora possibile ritrovarsi a ricordare con commozione il decennale della sua morte.

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