In futuro basterà una semplice lampadina Led per essere sempre connessi con computer, tablet e smartphone: è la rivoluzione del Li-Fi, il Wi-Fi di luce che permetterà la trasmissione veloce di grandi quantità di dati garantendo una maggiore protezione delle comunicazioni. Come funziona lo spiega Michele D’Amico, docente di Wireless and Mobile Propagation al Politecnico di Milano, nella nuova puntata della rubrica video #IlPOLIMIrisponde.

“Sia il Li-Fi che il Wi-Fi usano onde elettromagnetiche per trasmettere dati ad alta velocità: mentre il Wi-Fi utilizza le onde radio, il Li-Fi usa onde elettromagnetiche nella banda del visibile”, spiega D’Amico. Per la connessione basta una lampada Led di illuminazione domestica: “a differenza dalle lampade tradizionali a incandescenza o fluorescenti, quella a Led ha una luminosità che si può far variare in modo estremamente veloce e impercettibile all’occhio umano”.

La luce visibile modulata ad altissima velocità trasmette dati verso il terminale dell’utente, computer o smartphone, che deve essere dotato di un fotorivelatore, ovvero un fotodiodo che trasforma le variazioni di luminosità del Led in segnali elettrici. “Tra i punti di forza del Li-Fi – sottolinea l’esperto del Politecnico – c’è la portata ottica, che garantisce la protezione da interferenze di altri sistemi e una maggiore protezione dalle intercettazioni. Inoltre, non usando la radiofrequenza, il Li-Fi può essere usato in aerei e ospedali”.

Tra i limiti di queta nuova tecnologia c’è proprio la sua portata ottica: “il Li-Fi non supera ostacoli opachi e muri ed è quindi necessario installare un terminale in ogni ambiente che si desidera connettere alla Rete. Inoltre – ricorda D’Amico – richiede che le luci restino accese sempre anche di giorno”.

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