E’ stato sicuramente un punto di riferimento per tanti famiglie per quasi un secolo e mezzo. Uno strumento che faceva da “salvadanaio” per lasciare qualcosa a figli o nipoti. Le esigenze di tracciabilità, da oggi non permettono più di esistere i “libretti al portatore” . Dopo 140 anni finisce , oggi, 4 luglio 2017, entra in vigore il decreto legislativo n. 90/2017 che prevede l’estinzione dei libretti di risparmio “anonimi”, sia bancari che postali.

Cosa sono. Istituiti con Legge del 1875 da Quintino Sella, ministro delle finanze, hanno consentito di incassare le somme di denaro registrate semplicemente esibendoli allo sportello di una banca o di un ufficio postale. Per decenni sono stati un anello di congiunzione tra generazioni vecchie e nuove: tanti i nonni che, negli anni, li hanno utilizzati per fare un regalo ai nipoti “perché un giorno serviranno”. Insomma una sorta di salvadanaio di famiglia, praticamente a costo zero. Nel tempo sono caduti in disuso, ma in giro ce ne sono ancora parecchi.

Cosa cambia. Con il decreto legislativo n. 90/2017, entrato in vigore oggi, si cancella la possibilità di emettere libretti al portatore. Potranno essere emessi solo libretti nominativi. La data clou per la loro estinzione è fissata per il 4 luglio, ma nel caso di trasmissione del libretto ad altre persone i termini si allungano fino al 2 agosto per effetto dei 30 giorni “cuscinetto” previsti per la denuncia di cessione. Se il libretto è intestato a una persona defunta saranno gli eredi a dover procedere con l’estinzione, perché questa forma di risparmio entra a far parte della massa ereditaria.

Come estinguerli. Chi ha ancora un libretto al portatore, deve recarsi allo sportello ed estinguerlo entro il 31 dicembre del 2018 perché dopo quella data questi libretti saranno considerati “fuorilegge”: la presentazione tardiva comporterà una sanzione amministrativa, e si verrà invitati dall’emittente a ritirare tutta la somma contenuta, che potrà essere poi versata su altro libretto al quale si dovrà dare un nome. Per estinguere un libretto al portatore occorre andare allo sportello e prelevare le somme in contanti oppure trasferire le somme su un libretto nominativo o su un conto.

Perché vengono aboliti. Il decreto legislativo che manda in pensione i libretti al portatore recepisce la normativa europea in materia di anti-riciclaggio e anti-terrorismo. L’abolizione di questo strumento quindi nasce dall’esigenza di eliminare dal mercato finanziario tutte quelle soluzioni che, per decenni, hanno consentito facilmente di oscurare l’intestazione di denaro. I libretti al portatore infatti sono un mezzo formidabile per il riciclaggio e per il finanziamento del terrorismo internazionale. Mancando un legame tra i soldi e il nome, depositi e prelievi non sono tracciabili. Oltre all’Europa quindi ce lo chiede il buon senso.

 

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