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Totonomi per l’Ariston, Elisa, Morandi, Rettore e Sangiovanni

Amadeus ha deciso di scompigliare le carte in tavola. Non aspetterà più la serata del 15 dicembre dedicata da Rai1 a Sanremo Giovani, con la scelta dei due artisti che andranno direttamente all’Ariston, per comunicare la lista dei 22 in gara al festival (dall’1 al 5 febbraio).
Con un cambio nel Regolamento, il direttore artistico si è preso la facoltà di rendere pubblici i nomi dei Big in qualunque momento.
    C’è dunque attesa e nel frattempo si moltiplicano le liste e i pronostici su chi salirà sul palco.
    Più di 300 artisti hanno fatto arrivare la propria candidatura, aveva fatto sapere il direttore artistico qualche giorno fa. E proprio in queste ore stanno partendo gli inviti ufficiali, tra vecchie conoscenze e giovani che si stanno affacciando alla ribalta, in un mix già sperimentato con successo negli ultimi anni. E se per alcuni sembra cosa fatta, altri continuano a sperare. Tra i primi sembra esserci Elisa, che vinse nel 2001 con Luce (tramonti a nord est): è stata lei stessa ad ufficializzare la sua candidatura, per la gioia di Amadeus.
    Corposa la pattuglia dei giovani che sembrano già aver ipotecato un posto in Riviera: Sangiovanni (in arrivo dall’ultimo Amici e re delle classifiche estive con Malibu), Aka 7even (anche lui in quota Amici), Rkomi (il suo Taxi Driver è stato l’album tra i più streammati dell’anno), l’outsider Ariete (19enne passata per X Factor).
    Irama, che l’anno scorso fu costretto a esibizioni “da remoto” a causa di un contatto con un positivo, potrebbe essere “risarcito” con un nuovo invito.
    Spazio anche a nomi più blasonati come quello di Rettore insieme alla giovane Ditonellapiega e Gianni Morandi, che il festival lo conosce molto bene per averlo vissuto sia da concorrente che da presentare. Potrebbe portare in dote anche il figlio, in arte 13 Pietro, professione rapper. Parlando di “figli di”, sembra tramontare invece l’ipotesi di vedere Matteo Bocelli, figlio del tenore che sta seguendo le orme paterne.
    Se tra i 22 ci fosse anche Achille Lauro, di nuovo in coppia con il fido Boss Doms, per lui sarebbe un record: in gara nel 2019 e nel 2020, ospite fisso nel 2021 e di nuovo in gara nel 2022.
    Nonostante si sia detto contrario alle quote, Amadeus cercherà di non deludere chi si aspetta un numero congruo di artiste donne all’Ariston. In prima linea Emma, che manca da un po’ dalla gara, e le habitué della manifestazione Noemi e Giusy Ferreri. Si punta anche su Ana Mena, che con Rocco Hunt ha scalato le classifiche italiane e spagnole, su Margherita Vicario e sull’italo brasiliana Gaia, che ha già fatto bene nell’ultima edizione.
    Non mancheranno i cantautori: Tommaso Paradiso avrebbe ceduto alle sirene di Amadeus, anche in vista di una nuova visibilità dopo l’addio ai TheGiornalisti. Fabrizio Moro, con già una vittoria in tasca, avrebbe fatto arrivare il suo brano, così come Cosmo. Più in salita sembra la strada per Giovanni Caccamo.
   Per le band, dopo il successo del 2020 al festival, sono attesi i Pinguini Tattici Nucleari, ma anche i Boomdabash, i Fast Animals and Slow Kids e l’Orchestraccia, la formazione aperta folk-rock romano formata da cantanti e attori e capitanata da Marco Conidi. Ci provano anche le Vibrazioni, i The Kolors e i Ministri. (ANSA)

Voce Mimmo Moramarco