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Vicenda Weinstein e il “zoccolame post-datato”

A prescindere da quelle che possono essere eventuali responsabilità del produttore cinematografico americano, in questa vicenda però ritrovo un ennesimo insulto “di donne verso altre donne” . Come le “quote rosa in politica” che, “secondo qualcuna” (all’epoca), siccome le donne sono tutte deficienti , bisogna imporle per legge.

Quindi , quando uno dei produttori cinematografici più potenti e ricchi del mondo, ti invita nella sua suite d’hotel per un ‘massaggio’, sai benissimo a cosa andrai incontro. Nessuna donna è tanto stupida e di certo non lo è un’artista abituata a viaggiare,lavorare e che conosce il settore. Hai due possibilità a quel punto: accettare o rifiutare l’offerta.

Nessuna di queste due ti rende una santa o una cattiva persona. Sono semplicemente scelte e dovremmo accettarne le conseguenze. Siamo padroni del nostro corpo e della nostra vita. Tuttavia, pentirsi di quella scelta solo dopo aver girato una decina di film, guadagnato milioni di dollari e aver raggiunto una posizione di ‘intoccabilità’, mi sembra una vigliaccata oltre che un’offesa verso tutte le donne che subiscono reale violenza e anche verso quelle che hanno rifiutato di vendere il proprio corpo e continuano a vivere della propria passione anche se in un semplice appartamento tra mille sacrifici e ostacoli. Aspettarsi un mondo fantastico dove nessuno approfitta del proprio potere,sarebbe come chiedere Natale tutti i giorni. Non è possibile. Possiamo solo vivere in totale coerenza con le nostre azioni. Nient’altro.

Tutto questo ,da “quindi” , lo scrive una donna

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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