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I “Troll”…Problema psicologico

Da un paio di anni , mi convingo sempre di più che il male vero della Società social media globale è il fatto che la STUPIDITA’, L’IGNORANZA e il DISAGIO PSICOLOGICO, hanno la possibilità di esprimersi senza controllo attraverso la rete. E’ facile comunque identificarli : mancanza di contenuti e soluzioni, aggrediscono per un nulla, lanciano allusioni e illazioni, pretendono di sapere le intenzioni dell’interlocutore ancor prima che questi si esprime, contraddittori, si fossilizzano nelle provocazioni e hanno la pretesa di restare al centro dell’attenzione. Ora si stanno anche imponendo i casi patologici che si nascondono dietro nuove siglette pseudo-politiche ma con ambizioni, modi e prelogative “malate in partenza”.  Tutto questo favorirà una sola forza e ideologia : IL DENARO E IL SISTEMA FINANZIARIO !

Chi sono i “TROLL” ? La loro origine risale agli anni 80′ ed è presente negli archivi della Usenet . Ci sono tante definizioni sbagliate in giro e fanno solo ridere, in quanto ennesima esternazione di chi non ragiona e scrive di pancia o in preda a pregiudizi, nostalgie ideoligiche, un disagio, sfogo, intabilità mentale ecc. ecc. Fermo restando che il ruolo dei Partiti tradizionali è finito dal 2000, come le loro ideologie, oggi è necessario combattere ad armi pari contro il “nemico” che incentiva la figura del “TROLL” perchè crea caos, disordine, perdita di tempo e tensione sociale…Nulla su nulla…Il ruolo dei Partiti è finito , come le loro ideologie, ma il ruolo della “POLITICA” , come senso nobile del termine, non finirà mai perchè siamo tutti noi “POLITICA”, quelli di buon senso e che credono in una Società civile e democratica. Da rinchiudere invece, nel 2009, chi si ostina ancora con sinistra, centro e destra.

Come Pirata, 2002 – 2009 , mi è bastata la lezione da “diploma” per poter identificare chi sono i “TROLL” veri e i TROLL falsi. Anche giocare purtroppo e in maniera naturale ” al gatto e il topo “, ma solo in momenti di ricreazione legittima per tutti e rispettosa e come assecondare un pazzo prima di chiamare il 118 per limitare i danni. Lezione anche che riguarda la Democrazia liquida e diretta , se si considera che in Svezia il Partito Pirata è sceso dal 31% al 0,06 % nel giro di pochi mesi (non anni), dopo caos e disordini incontrolati in nome di una pseudo democrazia senza regole, quello che in questi giorni succede con i Pirati tedeschi…Arriverà anche in Italia questa ondata perchè la mamma dei defienti, cretini e delinquenti è sempre incinta. Per esempio, Beppe Grillo è un classico esempio di TROLL FALSO entrato ora nello scenario politico per destabilizzare e credo, se i precedenti esteri non ingannano , ne vedremo delle belle…

I Troll falsi sono i più pericolosi perchè strumentalizzano su un disagio sociale e, per portare un esempio, come se un “deliqnuente per fare soldi, cominci a chiedere denaro con finalità solidali o per cause di volontariato. I TROLL falsi sono come kamikaze o infiltrati , interpretano il ruolo di un “demente” in una situazione particolare, che può essere un Blog” o pagina di partito,  per screditarlo di riflesso come un cavallo di troia, anche per favorire l’ascesa di terzi opposti o concorrenti.

I TROLL veri invece hanno solo un drammatico disagio sociale, culturale e il rapporto con l’esterno pregiudicato e l’azione terapeutica della rete, come all’inizio di questo articolo, parla da se. Il ruolo di “demente” gli viene naturale e si aggrappano spesso e volentieri ai TROLL falsi.  La rete è come qualsiasi mezzo tecnologico ed è solo un MEZZO e non un FINE al punto da reprimere delle PERSONALITA’ …Questo vuole IL POTERE ! Impegnare e confondere gente e personalità che gli potrebbero dare fastidio , per il tramite di qualsiasi forma di TROLL ! Unico antidoto: IGNORARLI !

Il popolo sano della Rete deve usare la stessa come “mezzo” sondaggistico, promozionale, vetrina di eventi di utilità collettiva e reale , scremata di pareri che sconfinano al “personale” …Esistono ancora le emails e i cellulari , oppure il P2P. Continuare a sentire parlare nel 2010 attraverso questi TROLL , di Rivoluzioni comuniste o fasciste rientra veramente in uno spazio temporale fuori logica e buon senso , oppure patologia, se si considera che da un PC un Oligarco riesce a trasferire fondi di una nazione e impoverirla !

Infine,  quando uno mi chiede se sono di sinistra , di centro o di destra , io rispondo sempre : SONO SOPRA ! Nel 2000 è morto tutto, è morta l’deologia e sono morti i miei principi Socialdemocratici, sono rimasti i LOGHI e I TROLL ! QUELLO CHE VOLEVANO ! L’unico nemico da combattere oggi è l’ Oligarchia mondiale che vuole conquistare tutto e che continua ad incentivare la guerra tra poveri attraverso i TROLL veri e quelli falsi !

Mimmo Moramarco – Movimento Pirata Italiano

Da Wikipedia :

Esempi di comportamento TROLL

Alcuni tipi di messaggi e attività associati all’azione del troll:

  • L’invio di messaggi intenzionalmente sgarbati, volgari, offensivi, aggressivi o irritanti.
  • L’invio di messaggi con contenuti senza senso, detto in gergo informatico flood (come: semplici lettere, emoticon, testi casuali)
  • L’invio di un numero di messaggi, anche se non particolarmente provocatori o insensati, tale da impedire il normale svolgimento delle discussioni.
  • L’invio di messaggi volutamente fuori tema (con frasi come: “come sviluppo la mia pagina web?”, in un forum nel quale si parla di musica).
  • L’invio di messaggi contenenti errori portati avanti con finta convinzione (con frasi come: “Così è la vita è certamente il miglior film di Roberto Benigni, checché ne diciate!”).
  • L’invio di messaggi a scopo di disinformazione e critica insensata.
  • Il perorare intenzionalmente e con tensione un’argomentazione basata su un errore difficile da dimostrare o su opinioni potenzialmente verosimili, facendosi seguire nella discussione dalla comunità.
  • Il pubblicare contenuti di disturbo come suoni, immagini o link a siti offensivi, sovente mimetizzandoli come innocui.
  • Lo svelare trame di film o libri senza avvertire.
  • Lo sbagliare deliberatamente e ripetutamente i nomi (di persone o cose) o regole grammaticali per irritare gli altri utenti.
  • L’attribuire a tanti l’opinione di uno, vittimizzandosi e non rispondendo nel merito, spingendo possibilmente altri utenti a prendere le proprie difese (con frasi come: “vi siete coalizzati contro di me”).
  • Il ridicolizzare o denigrare ripetutamente gli interventi di un utente “concorrente”.
  • Lo scrivere deliberatamente messaggi enfatici su un dato argomento divertendosi alla spalle di chi corrobora poi la propria fasulla tesi.
  • Il portare avanti tesi opposte a quelle dichiaratamente discusse nella comunità, con argomentazioni vaghe, imprecise e pretestuose, generando quindi flame (per esempio pubblicando teorie evoluzioniste in un forum di creazionisti o viceversa).

Comportamento tipo

Di norma l’obiettivo di un troll è far perdere la pazienza agli altri utenti, spingendoli a insultare e aggredire a loro volta (generando unaflame war). Una tecnica comune del troll consiste nel prendere posizione in modo plateale, superficiale e arrogante su una questione vissuta come sensibile e già lungamente dibattuta degli altri membri della comunità (per esempio una religion war). In altri casi, il troll interviene in modo apparentemente insensato o volutamente ingenuo, con lo scopo di irridere quegli utenti che, non capendone gli obiettivi, si sforzano di rispondere a tono ingenerando ulteriore discussione e senza giungere ad alcuna conclusione concreta.

Il cross posting, ovvero la pubblicazione di un messaggio in più sezioni diverse, è un sistema utilizzato dal troll per infastidire più gruppi contemporaneamente.

Un troll particolarmente tenace ed astuto può scoraggiare gli utenti di una comunità virtuale fino a causarne la chiusura.

La figura del troll può coincidere in alcuni aspetti con quella del fake, ovvero colui che disturba una comunità fingendosi qualcun altro. Tuttavia, un fake potrebbe partecipare in modo disciplinato e costruttivo alla conversazione (diversamente dal troll), mentre un troll potrebbe non celare né falsificare la propria identità (diversamente dal fake). Sovente le due figure, però, hanno obiettivi sovrapponibili.


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