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Dichiararsi “Fascista” non è un reato…Ecco perché

Credo che la “democrazia e la libertà” non deve essere a corrente alternata , ma uguale per tutti per non cadere in una madornale contraddizione. La Legge sull’Apologia del Fascismo , voluta per agevolare e spianare la strada a un altro “regime” , è sicuramente un vero abuso “antidemocratico” ancora in essere. Quindi credo che in uno Stato civile e democratico o si abolisce la Legge Scelba oppure si faccia un’altra Legge per l’apologia del comunismo e penalmente perseguibile anche chi inneggia a “pugno chiuso” come il “saluto romano” .

Quindi per me nel 1952 c’è stato un vero abuso ancor oggi impunito e anche il principio di una serie di azioni, ancora in essere, di chi ha cercato di costruirsi un immagine “culturalmente alta” (sinistra radicalchic) ma di una ignoranza e stupidità abissale (oggi si conferma ancora di più) perché una persona, movimento che sia potrebbe “non usare nomi, riferimenti e/o simboli, ma alla fine agire comunque nelle modalità del Fascismo e del Nazismo”, rimanendo nella legalità, e abbiamo attuali esempi partendo dalle caste , movimenti, finanza ecc, ecc.

Altra cosa che hanno con la forza imposto in 70 anni è che Fascismo = Nazismo

Effettivamente Mussolini fece un madornale errore allearsi con Hitler ma non sono la stessa cosa. Nazismo e tirannia è facilmente ricavato dal Movimento bufala di Beppe Grillo dove tutto si concentra nelle mani di due persone e un blog internet su piattaforma che ha un solo Amministratore (tre persone). Sono sicuramente cambiate modalità e termini ma la sostanza non cambia ed è uguale a quello che ho scritto prima sulla stupidità di una “cerchia di imbecilli ignoranti di sinistra” che continuano anche a ignorare che (con la rete) la “pacchia nel paraculare” è finita.Un esempio di abuso e metodo stile nazista e tirannia , che è diverso dal Fascismo che ha fatto tanto per l’Italia, è riportato di seguito.

Berlusconi mise il sigillo sulle comunicazioni tramite la Legge Mammì nel 1990 e successivamente, capito il giochetto, sono entrati i “sinistrati” (come gruppo espresso), determinando anche il “puttanismo politico”, anche nel dopo guerra si volle blindare (per paura) l’ascesa del potere di “sinistra” con la Legge Scelba. Oggi questi impostori sono condannati da tutti i tribunali della storia e i disastri sono sotto gli occhi di tutti,falsando anche la storia sui libri, inventandosi e speculando sulle disgrazie, non lavorando grazie ai sindacati e palla al piede della collettività.
Ritornando al titolo di questo articolo, vi riporto un articolo fatto bene in materia e che lo trovate da questa fonte, ma per praticità è a seguire.

 

Vediamo di far luce sul reato di apologia del fascismo. Quando si può essere perseguiti per questo reato? Praticamente mai e vediamo perché.

Nel 1952 la legge Scelba che prevedeva il reato di apologia del fascismo recita nell’articolo 4 quanto segue:

“Chiunque fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità ideate nell’art. 1 è punito con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da lire 400.000 a lire 1.000.000. .
Alla stessa pena di cui al primo comma soggiace chi pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. Se il fatto riguarda idee o metodi razzisti, la pena è della reclusione da uno a tre anni e della multa da uno a due milioni .
La pena è della reclusione da due a cinque anni e della multa da 1.000.000 a 4.000.000 di lire se alcuno dei fatti previsti nei commi precedenti è commesso con il mezzo della stampa.
La condanna comporta la privazione dei diritti previsti nell’art. 28, comma secondo, numeri 1 e 2, del codice penale, per usi periodo di cinque anni.”

Quindi, secondo questa legge, i gestori delle pagine che esaltano il fascismo e i suoi capi carismatici sarebbero perseguibili penalmente ai sensi dell’art.4.

In realtà chi pensa che dichiararsi fascista sia reato, oppure esaltare i metodi della dittatura fascista sia perseguibile secondo questa legge, non ha approfondito bene le informazioni. La legge Scelba, infatti, negli anni successivi è stata modificata con una sentenza della Corte Costituzionale nel 1957, considerando che l’art.4 violava in qualche modo i principi della libertà di pensiero della Costituzione. La modifica è stata emessa come segue:

“Come risulta dal contesto stesso della legge 1952 (le cui norme, ai sensi dell’ultimo comma dell’art. 10, cesseranno di avere vigore appena saranno state rivedute le disposizioni relative alla stessa materia del Codice penale), l’apologia del fascismo, per assumere carattere di reato, deve consistere non in una difesa elogiativa, ma in una esaltazione tale da potere condurre alla riorganizzazione del partito fascista. Ciò significa che deve essere considerata non già in sé e per sé, ma in rapporto a quella riorganizzazione, che è vietata dalla XII disposizione”

C’è un’altra sentenza del 1977 che rafforza quella del 1957:

“La Costituzione della repubblica, mentre vieta in modo assoluto la riorganizzazione del disciolto partito fascista, non pone invece alcun limite alla libertà di manifestare il proprio pensiero, neppure quando la manifestazione abbia per oggetto persone, fatti e disegni politici del fascismo. Pertanto, per costituire reato, l’apologia del fascismo deve consistere in una esaltazione tale da poter portare alla riorganizzazione del partito fascista”

Diversamente, invece, il reato di istigazione all’odio razziale è punito dalla legge Mancino. In realtà è molto sottile il filo che divide le pagine fasciste con le pagine che fomentano l’odio razziale. Se la pagina fascista pubblica post che istigano al razzismo, allora commette un reato, ma non di apologia del fascismo.

Il “saluto romano”, invece, è ancora considerato reato a tutti gli effetti, ma si tratta di istigazione al razzismo più che apologia del fascismo.  Anche qui ci sono delle perplessità. Dove e quando fare il saluto romano diventa reato? Su Wikipedia si legge:

“Il saluto romano è vietato in Italia dalla legge n. 645 del 20 giugno 1952 (“Legge Scelba”), successivamente modificata con la Legge n. 205 del 25 giugno 1993 (“Legge Mancino”), ma solo qualora compiuto con intento di “rivolgere la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o a compiere manifestazioni esteriori di carattere fascista” e può essere punito con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 200 euro a 500 euro.” La Cassazione ha recentemente confermato una sentenza di condanna per il saluto romano.

Dunque, è molto complicato stabilire se il saluto romano è stato fatto per incitare all’odio razziale, o semplicemente a esaltare il fascismo.

Concludo quindi ricordando che nessuno vuole ricostruire il Partito Fascista ma si deve ricordare e catalogare la Storia senza filtri e/o omissioni e anche perché , per tanti aspetti , sarebbe anche impossibile  “ricostruire lo stesso movimento di Mussolini”. Chi si ostina a pensare il contrario, oltre a manifestare e confermare una lampante debolezza intellettuale , sminuendo anche le proprie ideologie, ma è anche di una stupidità e ignoranza senza freni. Anche i più irriducibili seguaci del Duce, di certo sprovvisti dell’ignoranza manifestata ad oggi dalle “sinistre” , già sanno che bisogna voltare pagina in maniera innovativa e civile perché, al contrario, incapperebbero nello stesso errore che la sinistra ha fatto e continua in settant’anni . 

RICORDIAMO IL DUCE E RIBADIAMO , A CONTI FATTO, CHE LA GENTE DI DESTRA E’ SICURAMENTE PIU’ EVOLUTA E INTELLIGENTE E LA STORIA ORAMAI LO PROVA !

2013-01-mussolini

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